VACANZE ABRUZZESI 2015 (di Pietrino Pischedda)
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lug 28 in:
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Rituffarmi in Abruzzo, in quest’estate rovente 2015, è stato per me un riappropriarmi dei profumi di una natura incontaminata e salutare.
Il lago di Scanno, luogo da noi eletto per queste brevi vacanze di fine luglio, è stato oggetto di indubbia contemplazione non appena ci siamo affacciati al balcone della camera dell’hotel Acquevive nella via Circumlacuale.
Questo bacino d’acqua, benché contenuto nelle sue dimensioni, posto ai piedi della cittadina di Scanno,, distante 3 km, per chi arriva dalla strada strettissima e tortuosa delle gole del Sagittario, dalle quali si ammira il lago di S. Domenico, è la sala d’aspetto accogliente e silenziosa che invita l’ospite a salire e visitare il borgo, di una bellezza unica e rara, accoccolato sulla montagna, che mira quel suo specchio d’acqua e che gode di essere mirato dai numerosi turisti per un saliscendi vario e ineguagliabile di viuzze tutte lastricate e linde come non mai.
Scanno, con il suo lago, è il biglietto da visita offerto al turista per proseguire il suo viaggio e arrivare al Passo Godi, dove natura mozzafiato e fauna si fondono insieme.
È stata per me una sorpresa, forse irripetibile, la visita a una ventina di daini, che nel meriggio di un clima accogliente, giacevano tutti insieme, come una grande famiglia, sotto un antico e larghissimo leccio.
La nostra visita, discreta e rispettosa dell’ambiente che percorrevamo, è stata ripagata dall’incontro quasi umano, o forse più che umano, con quelle umili creature, che alla nostra presenza si sono alzate e ci sono venute incontro per darci il benvenuto.
In questa porzione d’Abruzzo, contrassegnata dal Parco Nazionale, dove il verde predomina e dove, ad ogni passo, si sente lo scorrere dell’acqua cristallina e il ripetersi delle cascate gettantesi dalle alte rocce, l’anima e il corpo del viandante si sentono appagati e inclini a fissarvi la tenda per dimenticare le contrarietà che il quotidiano riserva.
È in questo angolo di paradiso terrestre che si trova la famosa Camosciara, un vero miracolo della natura, dove il visitatore, cammin facendo, è attratto dal melodioso fluire delle acque attraverso sparsi rivoli e, dulcis in fundo, dalle cascate che sembrano dire al visitatore: “Soffermati almeno un istante e riprendi vigore dopo aver toccato con mano la mia forza risanatrice.